​
CLICK IN TUSCANY GOES LGBTQIA+
​
La comunità ha bisogno di sapere che può muoversi in un ambiente in cui sentirsi accettata.
Anche se per noi è scontato, è necessario e doveroso esprimere il nostro supporto, umanamente e in quanto professionisti del settore.
​
Per questa ragione i nostri tour, oltre a garantire un'atmosfera sicura ed accogliente prevedono delle soste presso attività gestite da membri della comunità LGBTQIA+.
​
Desideriamo in tal modo favorire il loro processo imprenditoriale e, di conseguenza, la loro partecipazione nel settore turistico.
​
Il nostro lavoro non finisce qui, siamo un team giovane e dinamico che difficilmente
resta insensibile riguardo a tali tematiche.
​
Proprio per questo ci manteniamo sempre informati e non abbiamo paura a chiedere aiuto a chi già contribuisce attivamente al sostegno della comunità.
​
Durante lo shooting day ci siamo fatti due nuovi amici direttamente dall'Australia che hanno avuto la sfortuna di incappare in un gruppo di sbandati come noi! Sono coincidenze come queste a renderci fieri del nostro lavoro.
Durante lo shooting day ci siamo fatti due nuovi amici direttamente dall'Australia che hanno avuto la sfortuna di incappare in un gruppo di sbandati come noi! Sono coincidenze come queste a renderci fieri del nostro lavoro.
Durante lo shooting day ci siamo fatti due nuovi amici direttamente dall'Australia che hanno avuto la sfortuna di incappare in un gruppo di sbandati come noi! Sono coincidenze come queste a renderci fieri del nostro lavoro.
Durante lo shooting day ci siamo fatti due nuovi amici direttamente dall'Australia che hanno avuto la sfortuna di incappare in un gruppo di sbandati come noi! Sono coincidenze come queste a renderci fieri del nostro lavoro.
Pisa79 La prima marcia Pride
​
Era il 24 Novembre 1979 quando da Piazza dei Cavalieri, partì quella che venne poi considerata la prima marcia contro la violenza sugli omosessuali. In tutto e per tutto possiamo dire che questo fu il primo Pride italiano, in quanto autorizzato dalla questura patrocinata dal Comune di Pisa.
​
L'evento catalizzatore fu l'omicidio di un uomo gay avvenuto nella vicina Livorno.
Ciò spinse il Circolo Orfeo, nato dagli impulsi dei collettivi omosessuali che si stavano diffondendo in tutta Italia, ad organizzare il tutto, raccogliendo più di duecento partecipanti tra membri della comunità, collettivi femministi o semplici curiosi.
​
Quale fu l'itinerario della marcia?
Keith Haring
​
Il suo murales Tuttomondo, protagonista indiscusso del nostro shooting a Pisa, rappresenta la sua ultima opera pubblica.
​
Sicuramente uno dei massimi esponenti del graffitismo, artista dell'amore incondizionato, semplice e puro.
Fu quando uno studente lo invitò a trascorrere un periodo a Pisa che ebbe l'idea di realizzare Tuttomondo in soli quattro giorni con l'aiuto di alcuni artigiani e studenti. Ancora oggi preserva un fascino che va oltre la semplice bellezza, estendendosi alla rappresentazione dell'unione e dell'abbattimento delle barriere sociali.